Le intolleranze alimentari fanno ingrassare?

Post pubblicato il 10/11/2019


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"Non riesco a dimagrire perché forse sono intollerante a qualche alimento".

Quante volte l'avete sentito dire? Tuttavia le intolleranze alimentari non sono la causa dell'accumulo di peso o della difficoltà nel dimagrimento.

Avere un'intolleranza alimentare significa avere un difetto ereditario che porta a maldigerire una componente di un alimento. E se non la digeriamo correttamente non potrà mai farci ingrassare.

Inoltre, avete presente quei test che vi promettono di scoprire centinaia di alimenti a cui potreste essere intolleranti? Questi test (solo per citarne qualcuno: dosaggio delle IGg4, test citotossico, analisi del capello, alca test, dria test, vega test, pulse test, ecc...) non hanno alcuna validità scientifica e sono inaffidabili ❌


Gli unici test utili per la diagnosi di INTOLLERANZE ALIMENTARI validati scientificamente sono:


Test anticorpali e genetici per intolleranza al GLUTINE (celiachia)

Breath test per intolleranza al LATTOSIO, FRUTTOSIO, XILOSIO, SORBITOLO



Ma che succede se il test per la celiachia è negativo ma io escludendo il glutine sto meglio?

Potresti essere affetto da sensibilità al glutine non celiaca, un'intolleranza tutt'oggi molto discussa e che comporta sintomi spiacevoli dopo l'ingestione di alimenti contenenti glutine. Non è una condizione permanente come la celiachia, per cui successivamente il glutine può essere reintrodotto nell'alimentazione. La diagnosi è per esclusione ad altre patologie, non si fa tramite test che puoi comprare in farmacia, e deve essere fatta solo dal medico.

E per gli altri alimenti? Anche in questo caso molte persone lamentano di soffrire di diversi disturbi gastrointestinali dopo l'assunzione di questo o quell'altro alimento. In tal caso potrebbe essere sindrome del colon irritabile (IBS), una condizione molto diffusa che comporta gonfiore, crampi addominali e meteorismo quando si consumano determinate cibi, alcune verdure, frutti e legumi specialmente. La causa è in parte ignota, ma quello che è certo è che alcuni alimenti ricchi in determinati zuccheri scatenano in questi soggetti un'eccessiva fermentazione da parte della flora intestinale. Il nutrizionista vi potrà fare un'anamnesi alimentare per capire quali alimenti scatenano maggiormente questi fastidiosi disturbi, in modo tale prescrivervi una dieta adatta.

Molte persone però confondono il gonfiore causato dalla fermentazione intestinale con l'aumento di peso, pensando di essere ingrassate. Non state ingrassando, il gonfiore è temporaneo e non ci fa accumulare grasso.

Ricordati che spetta solo al medico la diagnosi di queste patologie, e non a test commerciali dalla dubbia utilità.

Se sospettate un'intolleranza alimentare affidatevi sempre al vostro medico. Eliminare alimenti senza un reale bisogno vi farà solo rischiare di impoverire la vostra alimentazione andando incontro a carenze nutrizionali, oltre che rendere la vostra dieta monotona e stressante.



Qui è possibile scaricare che spiega cosa fare e cosa non fare se si sospettano intolleranze alimentari: Scarica il decalogo delle INTOLLERANZE ALIMENTARI.