Alimentazione nella sindrome dell'ovaio policistico

Post pubblicato il 13/04/2022


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Che cos'è la PCOS?

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è un disordine endocrino che colpisce le donne in età fertile, spesso presente già dall'adolescenza. Comporta una una serie di squilibri tra cui:



La PCOS non ha nulla a che vedere con "l'ovaio policistico", ovvero la sola presenza di cisti e microcisti alle ovaie. Anzi, talvolta nella PCOS le cisti ovariche sono assenti. Quello che caratterizza principalmente la patologia sono i disordini ormonali.

In queste donne l'accumulo di grasso avviene con maggiore facilità a livello dell'addome, tipico dell'obesità maschile, e spesso la condizione è associata ad insulino-resistenza. Questo comporta in molti casi facilità ad ingrassare e difficoltà a dimagrire se non si segue una dieta mirata a ridurre l'insulina e stabilizzare la glicemia.

Ricordo inoltre che in molti casi la glicemia è perfettamente nella norma, spesso intorno a 80-90mg/dl. Ma una glicemia apparentemente perfetta non esclude la possibilità che vi sia insulino-resistenza. È infatti sempre indispensabile dosare anche il valore di insulina (spesso alto, al di sopra di 15mg/dl, e già a questo livello, con una glicemia a 80mg/dl, è presente lieve insulino-resistenza).





Come si risolve?





Nella maggior parte dei casi la PCOS è generata da disfunzioni causate proprio dall'eccesso di grasso, per cui un congruo dimagrimento insieme all'integrazione mirata con inositolo risolvono buona parte del problema.

E per le donne normopeso? In tal caso non dimentichiamoci che essere in linea con il proprio peso ideale non significa essere necessariamente in salute. Anche una donna normopeso potrebbe avere un rapporto sbilanciato tra massa grassa e massa magra, con accumulo di grasso viscerale importante. E mai come in questo caso l'attività fisica è fondamentale!





La dieta per PCOS

Premettiamo che non esiste "la dieta per PCOS", nel senso che non vi è un'unica strategia, o particolari alimenti da limitare o eliminare per risolvere il problema. Il problema si risolve in larga parte mangiando correttamente e perdendo, se fosse presente, il grasso in eccesso.

È poi necessario capire come muoversi in base alle proprie analisi. In particolare è molto utile il dosaggio della glicemia e dell'insulina per poter calcolare l'indice di HOMA, utile come indagine preliminare per valutare la presenza o meno di insulino-resistenza. In seguito sarà poi necessaria una curva da carico OGTT di glicemia e insulinemia per confermare l'insulino resistenza.





Se non è presente insulino-resistenza

Teniamo però presente che dieta mediterranea non significa pasta pane e pizza. La dieta mediterranea è un regime alimentare ricco di ortaggi e verdura, frutta si ma con moderazione, dolci si ma in occasioni speciali. Carne senza esagerare e proteine prevalentemente da pesce e legumi. Anche sulla quantità dei carboidrati c'è un grande range, e ovviamente se sei un soggetto sedentario anche con la dieta mediterranea significa non esagerare con i carboidrati e prediligere quelli integrali!

Anche perché, parliamoci chiaro, è impensabile per chiunque dimagrire consumando grandi quantità di carboidrati, a meno che non ci si allena seriamente 3-4 volte a settimana.





Se è presente insulino-resistenza

Per esperienza vi dico che molto spesso le donne affette da insulino-resistenza e PCOS hanno innumerevoli difficoltà a dimagrire. Torna quindi molto utile un regime a bassissimo contenuto di carboidrati o chetogenico nella fase iniziale, seguita poi da regimi più sostenibili sul lungo termine.

Se sei affetta da insulino-resistenza ti invito a leggere il mio articolo in cui spiego approfonditamente l'argomento pre-diabete e insulino-resistenza e come andrebbe modificata la propria alimentazione.





In conclusione

Trovare una soluzione unica per tutte non è semplice, ogni caso va valutato in maniera personalizzata. Quello che è certo è che non esistono diete migliori della dieta mediterranea se parliamo di benessere a lungo termine. Ma in brevi periodi potrebbe essere necessario adottare delle strategie d'urto, alternate ad approcci più sostenibili.